La statua di Cristo Redentore

Il Vescovo

Per la Chiesa di Cristo Redentore a Le Case lo scultore pistoiese Jorio Vivarelli ha realizzato, con contributo totale della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, una possente statua di 4 metri del Cristo Risorto.

 Statua di Cristo Redentore del maestro Jorio Vivarelli  Statua di Cristo Redentore, vista altare

Qualcuno si domanderà se per caso non sia sbagliato il soggetto. Gesù non ha compiuto la redenzione dell’uomo con la sua morte? Perchè dunque la risurrezione? Non era preferibile un Gesù crocifisso?
È bene tenere presente che la redenzione di Gesù include tutta la sua esistenza, anche il Natale che ci apprestiamo a celebrare: “per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo”, professiamo nel credo. L’incarnazione è l’inizio della redenzione, che ha il suo momento più impressionante per noi nella passione e morte di Gesù: “umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Filippesi 2,8).
Ma la forza della redenzione emerge soprattutto nella resurrezione. Nella S. Messa in una delle acclamazioni dopo la consacrazione, ingiustamente trascurata, diciamo: “Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o salvatore del mondo”. La risurrezione è l’assicurazione, la garanzia che la morte di Gesù giunge fino a noi. I segni della passione vivono nella risurrezione: “Con i segni della passione vive l’immortale”, si canta in un prefazio del tempo pasquale.
L’apostolo Pietro, provato dal suo rinnegamento e dalla morte di Gesù, per tutto il resto della sua vita sarà sostenuto dalla potenza e dalla gioia della risurrezione: “Sia benedetto Dio e Padre del signore nostro Gesù Cristo,nella sua misericordia egli ci ha fatti rinascere, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva…” (1 Pietro 1,3).
Cristo Redentore è perciò soprattutto Gesù Risorto.

+ Giovanni, Vescovo

JORIO VIVARELLI – Ritratto del maestro
JORIO VIVARELLI nato a Fognano (Pistoia) nel 1922, compiuti gli studi alla Scuola Artigiana di Pistoia, ultimati poi a Firenze, nel 1942 è inviato sul fronte balcanico.
Fatto prigioniero, trascorre anni difficili ma non abbandona mai la passione per l’arte, riprendendo l’attività creativa nel 1946, al suo ritorno a Pistoia. Nel 1951 inizia una feconda collaborazione con l’architetto Giovanni Michelucci e nascono così i crocefissi per la Chiesa di Lardarello, per la Chiesa della Vergine a Pistoia e quella dell’Autostrada del Sole alle porte di Firenze.
Nel 1955 conosce l’architetto Oscar Stonorov e da questo incontro nascono le grandi opere plastiche per le piazze della città di Detroit, Philadelphia, Michigan, Lago Nero.
Nel ’66 vince il 1º premio per il progetto “Fontana Riti di primavera”, Concorso Internazionale (Piazza Kennedy a Philadelphia, USA).
Successivamente è in contatto con altre personalità di grande talento internazionale, partecipando nel ’63 alla formazione del “Gruppo Intrarealista”, presentato poi ufficialmente a Firenze nel ’67. Parallelamente dal ’59 unisce un’assidua attività didattica, sempre cara al Maestro, presso l'”Istituto d’Arte Petrocchi” di Pistoia.
Negli anni seguenti Vivarelli è impegnato in numerosi ed importanti eventi espositivi in Italia (Firenze, Genova, Pistoia, Prato, Roma, Torino, Venezia) e all’estero (Campione, Locarno, Londra, Losanna, Lussemburgo – dove esiste una fondazione dedicata al maestro – New York, Pau, Rio de Janeiro, San Marino, Unna). Segue la stagione delle opere di grande dimensione e della monetizzazione aurea per la Repubblica di San Marino e la CEE, ad esempio.
Dagli inizi degli anni ’70, in collaborazione con il “Premio Pistoia Teatro”, ha eseguito il busto in bronzo di attori protagonisti della scena italiana del secondo novecento dando vita ad una collezione di maschere oggi custodite al Teatro Manzoni della città.
La Fondazione pistoiese Jorio Vivarelli, con sede nella casa del Maestro Villa O. Stonorov, è stata promossa dal Comune di Pistoia, insieme con la Provincia di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il comune di Montale, la Breda Costruzione Ferroviarie Spa, per valorizzare l’opera dello scultore, pittore, incisore e medaglista, creando uno spazio espositivo e di laboratorio.
La Fondazione non è semplicemente una casa-museo, ma un luogo di incontro didattico e sede di manifestazioni culturali, legate direttamente allo scultore, così come ai circuiti culturali del territorio pistoiese nonchè punto di incontro per momenti mondani, artistici e di spettacolo.